Mario Perrotta

UNA NOTTE SULL'ALTIPIANO

Progetto Speciale

UNA NOTTE SULL’ALTIPIANOMilite ignoto + Una notte sull'Altipiano

SABATO 16 LUGLIO 2016 - MONTE ZEBIO, ASIAGO Evento realizzato da Permar Associazione Culturale e Comune di Asiago con il sostegno di Fondazione Archivio Diaristico Nazionale / Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale / Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale / Opera Estate Festival / Regione del Veneto - Centenario Grande Guerra / Associazione Guide Altopiano / La Piccionaia - Centro di Produzione Teatrale / DUEL

Con la partecipazione degli allievi attori dell’Accademia Palcoscenico del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale

 

“Milite Ignoto” racconta il primo, vero momento di unità nazionale. È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo Mario Perrotta ha immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che diventa carne viva e che regala allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese. Il pubblico sarà invitato a raggiungere i 1680 metri di Lunetta di Zebio per assistere allo spettacolo “Milite Ignoto” lì dove, plausibilmente, si svolge la vicenda di quel soldato dimenticato da tutti. Il percorso per raggiungere il sito sarà costellato da interventi di giovani attori, che apparendo e scomparendo tra gli alberi del bosco, daranno corpo e voce ai soldati di cento anni fa , alle loro partenze cariche di speranze, esaltazioni patriottiche e incoscienza di ciò che sarebbe accaduto. Il pubblico così, si troverà già immerso nei pensieri di quegli uomini e nell’aria tesa di quei luoghi in attesa che deflagri il conflitto.
Giunti in sommità, gli spettatori potranno raggiungere le trincee fortificate di Monte Zebio, per ascoltare altri brandelli di vita, lettere dal fronte, pagine di diari legate alle prime esperienze in trincea e al terribile impatto con la realtà del teatro di guerra.
Sarà la luce del giorno che va scemando a condurre il pubblico verso il declivio di Lunetta di Monte Zebio dove, nella sospensione dell’ultimo tramonto e con l’altopiano sullo sfondo, inizierà il soliloquio del Milite e delle cento lingue del suo vocabolario, tante quante sono le esistenze che porta dentro di sé.

I brani dei diari, conservati presso l’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano, sono tratti dal progetto “La grande guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi

 

Evento realizzato anche mediante il finanziamento del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e di Ales S.p.a.