Mario Perrotta

Rumor(s)cena

Un lungo e intenso viaggio Versoterra, storie di emigranti venuti dal mare […] È ormai notte e la “Cala Acquaviva” di Marittima di Diso è nuova e seducente scoperta per chi non l’ha mai veduta. Una lingua di terra ferita dal mare, un minuscolo golfo dalle acque di cristallo. Si fa teatro ed accoglie i […]

Un lungo e intenso viaggio Versoterra, storie di emigranti venuti dal mare

[…] È ormai notte e la “Cala Acquaviva” di Marittima di Diso è nuova e seducente scoperta per chi non l’ha mai veduta. Una lingua di terra ferita dal mare, un minuscolo golfo dalle acque di cristallo. Si fa teatro ed accoglie i pensieri e il racconto della vita di Lireta Katiaj, scrittrice albanese e autrice del diario Lireta non cede (Terre di Mezzo editore) in cui s’è imbattuto Perrotta. Conquistato l’ha fatto diventare spettacolo affidandolo alla bravura intensa di Paola Roscioli. Così Lireta – a chi viene dal mare chiude il cerchio del lungo percorso di “teatro altro” che il regista propone nella sua costruzione prepotente, nel gioco di trasparenze e filigrane, nel cesello di parole e sensazioni messe insieme a costruire un labirinto in cui conviene addentrarsi lasciandosi andare al rischio dello smarrimento. Racconto che s’intreccia con la musica, antica e nuova, di Laura Francavilla e Samuele Riva, a comporre ballate prepotenti e belle. La Lireta di Paola Roscioli ha il filo da dipanare per uscire fuori dalla cupezza dei tradimenti e delle bugie, delle violenze e dell’avvilito arrendersi. Ha sogni che diventano realtà vittoriose, ha la forza solitaria di una donna che combatte per altre donne. Ha la rabbia e il sorriso. E dolcemente chiude il racconto e il percorso della singolare giornata pugliese.