Un padre e un figlio, sulle strade di un mondo devastato da una catastrofe a noi ignota, cercano una via di salvezza, ostinatamente, contro ogni ragionevole evidenza: intorno a loro uomini che mangiano altri uomini, un paesaggio post-apocalittico, spogliato di ogni forma d’esistenza, non un fiore, non un rapporto umano. Ma il padre e il figlio portano con sé la scintilla primordiale:
Ce la caveremo, vero, papà?
Sì. Ce la caveremo.
E non succederà niente di male.
Esatto.
Perché noi portiamo il fuoco.
Così il padre del romanzo di McCarthy rassicura il figlio.
È il colore del fuoco, il rosso vivo della passione, dell’esistenza, del sangue, che lancia un messaggio di fede incrollabile nella vita, nonostante tutto sembri tramare per una vittoria delle tenebre.
Questo è il retrogusto vivifico che La strada lascia al lettore e che, da sempre, ha affascinato l’immaginario di Massimo Recalcati e di Mario Perrotta.
Da questo nucleo nasce l’idea di portare in scena in forma di indagine un gioco intimo a due, tra brani del romanzo cui Perrotta dà voce e corpo e l’originalissima rilettura di Massimo Recalcati. Il tutto immerso in un potente contrappunto musicale immaginato per esaltare l’incontro tra due delle voci più significative della cultura contemporanea: Recalcati e Perrotta, insieme in scena, intrecciano stili e temi cari alle loro scritture, per un evento speciale quantomai attuale e necessario in questa fase di rinascita dall’orrore della pandemia.
produzione Permar Compagnia Mario Perrotta
con il sostegno di Regione Emilia Romagna