Di ritorno da Castrovillari: diario di giorni di teatro
Cinque giorni di festival, tredici spettacoli e tanti incontri, conversazioni, piatti di imperdibili pietanze, allegria e occasioni per conoscere e conoscersi. I più vecchi con i più giovani. Scambio di saperi e nuove idee. A “Primavera dei teatri” lo spazio si dilata e le ansie di un tempo difficile si rispecchiano in spettacoli rapidi che a volte colpiscono al cuore. Non tutti. Non per tutti. Non a tutti. E va bene così. Gli spettacoli che nascono a Castrovillari a volte sono ancora imperfetti. Poi si rimane a parlare e discutere, per capire il perché, il se, il ma, il si, il no. Un Festival è anche questo […]
Dirò ancora del complesso percorso che Mario Perrotta per il Teatro dell’Argine compie nel suo Un bès. Antonio Ligabue, bel racconto pieno di emozione, per dire di un dolore infinito e un desiderio inesausto d’amore e tenerezza. E forse troppo evidente sovrapposizione, o identificazione dell’attore con il pittore che per tutta la vita chiede un bacio e non lo riceve. Primo movimento di un più lungo percorso a venire in tre spettacoli, gioca con memorie vere e lontane. Ma Perrotta è bravo e ci crede in quel suo pittore ostinato, solitario e triste, come per un regalo d’attore che quasi ci convince. […]
Teatro di tendenza, corpo, parole, emozioni rimescolate per un probabile linguaggio del presente. Quanto è in crisi il teatro? A “Primavera dei teatri” ci si illude, per qualche giorno, che non ci sia poi davvero una crisi.