XVI Edizione della Primavera dei Teatri. Nuovi linguaggi della Scena contemporanea
È il manifesto di John Lund e Stephanie Roeser che vogliono sintetizzare, forse, il nuovo che avanza con la bimba e il vecchio che è alle spalle con l’orango, e dare un senso a questa XVI Edizione del Festival Primavera dei Teatri resa possibile ancora una volta grazie al lavoro organizzativo di Saverio La Ruina, Settimio Pisano, Dario De Luca: una triade compatta e affiatata che ha messo insieme dal 29 maggio al 2 giugno un programma con tredici spettacoli rivolti ai nuovi linguaggi teatrali, andati in scena tutti nel Protoconvento francescano di Castrovillari […]
Mario Perrotta reduce dei successi riscossi in Emilia col suo Progetto Ligabue, si è presentato a Castrovillari con lo spettacolo Milite ignoto – quindicidiciotto, tratto da alcuni scritti e diari di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi, in cui l’attore e regista di Lecce indossando alla grande i panni d’un soldato qualunque, ignoto appunto, sfoderando una serie di dialetti italici dalla Sicilia al Trentino, racconta per 70 minuti seduto su dei sacchi di juta la sua Grande Guerra, vista dai futuristi come “la grande festa della giovinezza”. Ma quale festa, solo uno sterminio di poveri contadini morti ammazzati all’interno di malsane trincee scavate nelle montagne del Friuli, piene di fango, di respiri affannosi misti a mugugni, lamenti, fetori e pidocchi in tutto il corpo e da bombe e strali che arrivavano sulle loro teste dal nemico austriaco. Una guerra, di cui quest’anno si celebra il centenario, che iniziò pretestuosamente per quell’attentato a Sarajevo ai danni dell’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando da parte d’un indipendentista slavo, che ha visto 4 milioni di soldati reclutati tra le fasce più povere della nostra popolazione, ignara di cosa volesse dire “patria” e che alla fine, tra civili e militari, si contarono nel nostro paese qualcosa come più d’un milione e duecentomila morti. Una carneficina finita con la disfatta di Caporetto, con le solite Francia, Germania e Inghilterra a farla da padroni.