Mario Perrotta

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Il Sud di Primavera dei Teatri, tra scoperte e conferme Cinque giorni intensi, tredici spettacoli fra anteprime, prime nazionali, ritorni e conferme. E’ stata questa la Primavera dei Teatri conclusasi pochi giorni fa. Un’edizione numero sedici ricca di spunti e visioni, difficili da condensare, tra spettacoli, sensazioni, incontri, riflessioni. Il festival dedicato ai nuovi linguaggi […]

Il Sud di Primavera dei Teatri, tra scoperte e conferme

Cinque giorni intensi, tredici spettacoli fra anteprime, prime nazionali, ritorni e conferme. E’ stata questa la Primavera dei Teatri conclusasi pochi giorni fa. Un’edizione numero sedici ricca di spunti e visioni, difficili da condensare, tra spettacoli, sensazioni, incontri, riflessioni. Il festival dedicato ai nuovi linguaggi della drammaturgia contemporanea anche quest’anno si è caratterizzato per la capacità di pulsare e accogliere proposte e istanze diverse, portare in scena – soprattutto attraverso una centralità della parola drammaturgica, del gesto e della narrazione – i cortocircuiti della società contemporanea, tra solitudini, paure, ferite sanguinanti, riconosciute in molti degli spettacoli visti, e mostrando talvolta il doloroso e profondo contrasto fra realtà e finzione, svelando la potenza, le possibilità, le necessità del gioco teatrale […]

Mario Perrotta, a cento anni dall’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, ha presentato invece in prima nazionale Milite ignoto – quindici diciotto, omaggio agli ultimi, agli eroi senza onori che, nelle feroci trincee della Grande Guerra, hanno dato la vita per un Paese che non li conosceva neppure.
Attraverso un’interessante e particolare modalità linguistica Perrotta, da abile affabulatore, ha delineato atmosfere ed episodi, proponendo un percorso narrativo tra dialetti differenti: la parola si fa così nesso, unisce pensieri e storie e, seppur nella differenza, diventa occasione di unicità del racconto.