Mario Perrotta

l’Unità

Enia e Perrotta cantori del teatro presente Per un antico mattatore ancora sulla cresta dell’onda (Albertazzi), giovani mattatori emergono: Davide Enia e Mario Perrotta, al loro giro di boa, dopo spettacoli che li hanno resi volti noti e amati al pubblico. Perrotta, dopo l’epopea dei suoi minatori (Italiani Cìncali! e La tùrnata), approda all’epica con […]

Enia e Perrotta cantori del teatro presente

Per un antico mattatore ancora sulla cresta dell’onda (Albertazzi), giovani mattatori emergono: Davide Enia e Mario Perrotta, al loro giro di boa, dopo spettacoli che li hanno resi volti noti e amati al pubblico. Perrotta, dopo l’epopea dei suoi minatori (Italiani Cìncali! e La tùrnata), approda all’epica con un’Odissea picaresca, che ha inaugurato la stagione dell’Itc, il teatro di San Lazzaro a Bologna. Sullo sfondo, ancora, del suo Salento dove anima un giovane Telemaco pugliese in cerca di padre. Quell’Ulisse partito tanto tempo fa, lasciando la madre che vive reclusa a casa. Un uomo di cui si favoleggiano il fascino e gesta da leggenda, ma che non ha mai conosciuto suo figlio. Mario/Telemaco ne ricuce un profilo alterno e dissonante, fra slanci di orgoglio e rigurgiti di rifiuto, racconti di mare che sanno di sale, visioni da luna park e l’orlo sonoro che gli ricamano intorno le musiche originali eseguite dal vivo da Mario Arcari e Maurizio Pellizzari. È un affresco bizzarro dove Perrotta si smarca abilmente da un passato recente di narratore sulla seggiola, per riconquistare lo spazio e il senso del corpo. Ma anche una dimensione diversamente teatrale, surreale persino, piena di echi, ancora nebulosa sulla nuova direzione da scegliere. È un’Odissea dove resta forte l’ancora della nostalgia per le radici familiari e si fa avanti timido un istinto per altre drammaturgie, magari anche musicali, però già si riconosce il tratto che lo riscatta da spettacolo di transizione e ne fa segnale premonitore di altre vie, altri romanzi di vita. Conferma, invece, le sue origini di narratore scelto, Davide Enia, il quale, dopo una pausa di riflessione, torna nei suoi luoghi preferiti …..