Perrotta
Allora non era un cantastorie che rivanga cronache del passato ma, com’era facile intuire, un vero creatore o reinventore di testi, il geniale Mario Perrotta di Italiani Cincali.
Rieccolo infatti in scena tutto solo, con una giacca colorata da bullo di varietà, misurarsi addirittura con l’Odissea, dandoci la propria versione di quella omerica, trasferito su un’immaginaria spiaggia delle natìe Puglie, nella parte di Telemaco, col quale condivide l’assenza e la nostalgia per il padre perso nei mari, snocciolando i suggerimenti di un amico pescatore un po’ fuori di testa, a sua volta di fantasia.
E sull’ala delle belle musiche di Mario Arcari risuscita e rivive le avventure del vagabondo eroe, partendo dal gustosissimo incontro col Ciclope, vissuto come un nostro contemporaneo nel suo bizzarro inseguire avventure per terre e mari, in preda a un’angoscia che non smette mai di denunciare né di divertire.