Mario Perrotta

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Emigranti Esprèss All’interno dell’Estate Romana 2017 e per la rassegna Sguardi Oltre 2.0 (curata dall’associazione Percorsi Accidentali) il pluripremiato attore, drammaturgo e regista Mario Perrotta ha scelto l’inusuale cornice del Parco Insieme di Settecamini per la prima romana del suo spettacolo Emigranti Esprèss. Questo monologo, come affermato dallo stesso autore, nato in principio per Rai Radio 2, discende da un progetto molto più ampio fatto di ricerca, […]

Emigranti Esprèss

All’interno dell’Estate Romana 2017 e per la rassegna Sguardi Oltre 2.0 (curata dall’associazione Percorsi Accidentali) il pluripremiato attore, drammaturgo e regista Mario Perrotta ha scelto l’inusuale cornice del Parco Insieme di Settecamini per la prima romana del suo spettacolo Emigranti Esprèss. Questo monologo, come affermato dallo stesso autore, nato in principio per Rai Radio 2, discende da un progetto molto più ampio fatto di ricerca, interviste e scrittura partito dal 2002 e poi concretizzato nella creazione di due spettacoli teatrali sull’emigrazione italiana del dopoguerra, Italiani cìncali e La turnàta, che lo hanno reso famoso al grande pubblico.
Emigranti Esprèss narra la storia vera del piccolo Perrotta che, dai dieci ai tredici anni, durante la tratta del treno per raggiungere suo padre a Bergamo, veniva affidato dalla madre, con una sorta di tacita “adozione pro-tempore”, alle famiglie di emigranti che partivano da Lecce per andare a lavorare fuori dall’Italia. Mario inserisce magistralmente in questo contesto personale le storie degli ormai “non più sconosciuti” emigranti raccontate con gli occhi di lui bambino e, queste, gli danno lo spunto per veicolare al pubblico temi forti come, per esempio, il mesotelioma causato dall’intossicazione da amianto, l’amore (emozionante la vicenda di Assunta) e le umiliazioni subite dagli italiani al confine bollati come bestiame “buono solo per lavorare”.
L’inserimento di frammenti di interviste ed un ottima cura nelle musiche, che emerge dalla presenza di pezzi dal sapore un po’ mistico tipo Hoppípolla dei Sigur Rós o di nicchia come The Blower’s Daughter di Damien Rice, non fa che impreziosire lo spettacolo creando l’atmosfera giusta in ogni momento.
Mario Perrotta, con una narrazione quasi cinematografica e molto descrittiva, è intenso e rievoca ogni dettaglio dell’esperienza fatta da bambino con tanta ironia e commozione facendo vivere allo spettatore ogni minimo ricordo (emozionante è il momento in cui racconta di quella volta in cui al suo arrivo non trovò suo padre ad attenderlo).
L’autore ha il grande merito di aver collezionato queste storie, così nostre in quanto italiani, così vicine a tutti noi, ed aver fatto in modo che la memoria non vada perduta nel tempo.
Decisamente da vedere.

Per chi non avesse la possibilità di assistere allo spettacolo è possibile riascoltare per intero tutte e 15 le puntate trasmesse in radio di Emigranti Esprèss online ed on demand attraverso il seguente link.