Cento anni dopo la sua nascita, Italo Calvino conquista i palcoscenici italiani che l’hanno finora molto snobbato. Potere degli anniversari. E tra le varie proposte, è da vedere Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà (ma il titolo iniziale era più bello: s/Calvino), che, dopo il Carcano di Milano, è in tournée e dal 17 sarà a Lecce. Lo firma e lo interpreta un attore padrone di sé e dei propri mezzi come Mario Perrotta: in giacchetta di lustrini, immobile (scelta ardita in teatro) in una sedia metallica provvista di microfono, intreccia la storia del nano del Cottolengo da La giornata d’uno scrutatore, al Cosimo del Barone rampante che cerca negli alberi la via di fuga, a Palomar che parla di emozione contro i pregiudizi. Smarginando tra le pagine di Città invisibili, Cosmicomiche, Il cavaliere inesistente in versione rap, si entra nella mitologia calviniana della leggerezza e libertà, consapevoli che tanto il mondo gira, “con la gioia e col dolore” come cantava Jimmy Fontana legittimamente ripescato. Insomma, missione compiuta, anche se con Calvino non è mai facile.
la Repubblica
Cento anni dopo la sua nascita, Italo Calvino conquista i palcoscenici italiani che l’hanno finora molto snobbato. Potere degli anniversari. E tra le varie proposte, è da vedere Come una specie di vertigine. Il Nano, Calvino, la libertà (ma il titolo iniziale era più bello: s/Calvino), che, dopo il Carcano di Milano, è in tournée […]