Mario Perrotta

Emigranti Esprèss

Era il 1980. Stazione di Lecce. Ore 21 e 07. Come tutti i giorni di ogni benedetto anno, a quell’ora parte il treno degli emigranti che raccoglie le braccia da lavoro della costa adriatica d’Italia, per “fiondarli” tutti insieme fino a Milano, incollati l’uno all’altro dallo “sputazzo” che è il treno stesso.
Arrivati di slancio nella capitale meneghina, gli elastici di quella fionda si allentavano e i pallini umani venivano “sparati” chi verso la Svizzera, chi verso il Belgio, la Germania, la Francia… Nel 1980 su quel treno c’ero anch’io. E avevo solo dieci anni. E viaggiavo da solo! Una volta al mese. Ora mi hanno dato quindici capitoli di libro per raccontartelo quel viaggio. Non so se bastano, ma ci provo…
Dopo il successo radiofonico di Emigranti Esprèss su Radio2 Rai, quel racconto fatto di suono diventa pagina scritta per Fandango Libri.