Mario Perrotta

Un Bès

Teatro dell’Argine in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri - Comune di Gualtieri - Associazione Olinda - DUEL

Un BèsAntonio Ligabue

«Perrotta si inventa una straordinaria maschera verbale, un delirio ossessivo che getta una luce livida sullo sguardo che il mondo rivolge al "diverso", al non-omologabile, seppure artista geniale»
Renato Palazzi, Il Sole24Ore

uno spettacolo di Mario Perrotta
collaborazione alla regia Paola Roscioli

produzione Permar, Teatro dell’Argine

con il contributo di Regione Emilia Romagna

Premio UBU 2013 come Miglior attore protagonista
Premio HYSTRIO-TWISTER 2014 come Miglior spettacolo dell’anno a giudizio del pubblico
Premio UBU 2015 come Miglior progetto artistico e organizzativo per l’intero Progetto Ligabue
PREMIO DELLA CRITICA/Associazione Nazionale Critici di Teatro 2015 per l’intero Progetto Ligabue

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Un bès… Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi

Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio. Neanche uno. Mai.
Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai.
E allora mi vedo – io, così come sono – scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada.
Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo, intanto, lo elemosinava.
Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.

Mario Perrotta